Il post-carriera dei calciatori di alto livello: sfide e opportunità
La carriera sportiva, e in particolare quella dei calciatori di alto livello, è caratterizzata da intensità, emozioni forti e visibilità mediatica. Tuttavia, dietro il successo, spesso si nasconde una sfida cruciale: la transizione verso la vita post-carriera. Questo articolo esplora le difficoltà che i calciatori affrontano nel momento in cui appendono le scarpe al chiodo, analizzando le risorse disponibili e proponendo strategie per una transizione di successo.
La fine della carriera: un momento critico
La fine di una carriera calcistica professionale è descritta da molti atleti come un momento di disorientamento. Il passaggio dall’attività agonistica, che regola le loro vite sin dalla giovane età, alla “vita normale” rappresenta una crisi profonda, caratterizzata da un senso di vuoto e mancanza di direzione. La perdita dell’identità sportiva, così fortemente costruita intorno al ruolo di calciatore, può portare a stati di ansia, depressione e, in alcuni casi, a dipendenze.
L’importanza del supporto e della pianificazione
Uno degli aspetti più rilevanti emersi dallo studio è l’importanza del supporto sociale durante la transizione. La famiglia, gli amici e, in alcuni casi, figure specializzate come psicologi o counselor, possono fornire un sostegno fondamentale nel facilitare l’adattamento alla nuova fase della vita. Tuttavia, questo supporto deve essere accompagnato da una pianificazione anticipata. Molti atleti, non iniziano a pianificare il loro futuro fino agli ultimi anni di carriera, rendendo il processo di transizione più complesso.
La gestione della “dual career” – ossia la conciliazione tra carriera sportiva e formazione scolastica o professionale – emerge come una delle chiavi per affrontare con successo il post-carriera. Le politiche educative e le sperimentazioni a livello europeo e nazionale stanno iniziando a promuovere modelli che permettono agli atleti di acquisire competenze che saranno utili una volta terminata la carriera sportiva. Tuttavia, in molti casi, i calciatori di alto livello trovano difficile conciliare gli impegni sportivi con lo studio, soprattutto quando la pressione per raggiungere il massimo livello agonistico è alta.
Il ruolo delle istituzioni sportive e educative
Le società calcistiche giocano un ruolo cruciale nel sostenere gli atleti durante il post-carriera. Laddove alcune realtà, come il Milan, hanno sviluppato politiche che tengono conto del percorso scolastico degli atleti, altre società non riescono a fornire il sostegno necessario. Inoltre, è emerso che spesso il supporto scolastico è garantito solo durante le prime fasi della carriera sportiva, mentre diventa quasi assente quando l’atleta entra nel professionismo.
Le istituzioni educative, invece, dovrebbero offrire maggiore flessibilità ai giovani atleti, consentendo loro di completare il percorso scolastico senza dover sacrificare la carriera sportiva. In Italia, il Decreto Ministeriale 279 del 2018 ha introdotto una sperimentazione che facilita il percorso educativo degli atleti di alto livello, ma queste misure sono ancora poco diffuse nel contesto calcistico.
Conclusione
La transizione dalla carriera sportiva alla vita post-carriera è un processo complesso e delicato. I calciatori di alto livello affrontano numerose sfide, tra cui la perdita dell’identità sportiva, difficoltà emotive e psicologiche e la mancanza di opzioni professionali. Tuttavia, con il giusto supporto sociale e istituzionale, accompagnato da una pianificazione anticipata, è possibile trasformare questo momento critico in un’opportunità di crescita e di sviluppo. È fondamentale che il mondo del calcio e le istituzioni educative riconoscano il valore della “dual career” e promuovano azioni che consentano agli atleti di sviluppare competenze utili per il futuro.